Università “inutile” per uno studente su due?
Secondo quanto afferma una recente ricerca promossa dal Gruppo Sanpellegrino, in occasione del III Premio di Laurea Sanpellegrino Campus, che si é svolto all’Università Iulm di Milano, l’Università sarebbe inutile per quasi uno studente su due. O, meglio, non sarebbe così utile per poter preparare adeguatamente al mondo del lavoro, significando pertanto un evidente distacco tra il mondo delle professioni e quello della didattica e della formazione.
Secondo quanto elaborato dalla ricerca, sarebbero in particolare la esperienza maturata (26%), la scarsa propensione delle aziende ad assumere (19,5%), i settori di interesse saturi (17%), alcune delle principali difficoltà individuate dai giovani alla ricerca di un’occupazione.
Per gli intervistati – affermava l’Ansa in tal proposito – il mondo universitario non sarebbe in grado di preparare in modo adeguato al mondo del lavoro e sia perché la formazione è troppo teorica e poco pratica (16,5%) e sia perché l’Università non ha la forza di accompagnare i giovani verso le aziende dopo la laurea (19%).
Tra le altre percentuali di maggior rilievo, si fa cenno al 25,5% che invece sostiene che l’Università italiana sarebbe all’altezza del compito richiesto, un 18,75% che sostiene che mancherebbe un ponte di collegamento tra i due mondi (università e aziende), e un 17,75% secondo cui proprio le imprese dovrebbero puntare su training formativi interni più incisivi per accompagnare le giovani risorse.
“Le imprese per diventare più competitive hanno bisogno dei giovani – ha sottolineato il presidente e ad del Gruppo Sanpellegrino, Stefano Agostini, sulle pagine dell’Ansa – inoltre devono capire che hanno la responsabilità di portare il mondo delle aziende nelle università e viceversa”.
Infine, la ricerca afferma che la valorizzazione dei giovani è utile anche per poter portare la valorizzazione del made in Italy (53% studenti e 35% laureati), perché ritengono di essere una risorsa (25%) e perché possono liberare energie innovative per il Paese (18,5%).
Per raggiungere gli obiettivi di eccellenza, concludono i giovani, sarebbe necessario procedere a un concreto potenziamento delle infrastrutture, consentendo anche alle realtà più piccole di potersi affacciare con positività sui mercati internazionali (24%). Il 16,5& ipotizza invece un insegnamento nelle scuole, il 15,5% puntare maggiori energie sull’e-commerce per alleggerire i costi.
Condotta nel marzo 2016, la ricerca è stata realizzata su un campione di 10.425 tra laureati e studenti universitari italiani.