Ecco un’app che paga gli studenti universitari per non guardare i propri smartphone
L’università? È molto costosa. E le famiglie degli studenti lo sanno molto bene. Soprattutto se lo studente non è particolarmente attento alle lezioni, dove non raramente gli universitari non passano il tempo a guardare il docente, bensì i propri smartphone.
Ma, considerato che gli studenti universitari sono adulti, e non possono essere pienamente disciplinati, è possibile almeno correggerli? È questa è l’idea alla base di un’app, Hold, che è stata lanciata nel Regno Unito dopo un successo ottenuto in Scandinavia.
La premessa dietro questa app è semplice. Gli studenti installano un’applicazione che monitora l’attività del telefono. Ogni venti minuti che passa senza che loro l’osservino istintivamente, ottengono un punto. A loro volta, i punti saranno convertibili in premi, come sconti e omaggi su Amazon. Non manca inoltre anche la possibilità di donare punti. Gli studenti che utilizzano l’app possono infatti scambiarli con libri scolastici e cartoleria, da distribuire poi dall’UNICEF ai bambini bisognosi.
In cambio, Hold ottiene ricavi dalle offerte dei brand, tanto che come intuibile l’app è essenzialmente uno strumento di marketing, che permette alle aziende di competere direttamente per una fetta del prestito studentesco. Si tratta dunque di un’idea intrigante, con potenziale utilizzo filantropico
Di contro, non manca chi sottolinea come tale app sia abbastanza deprimente, e specchio della società contemporanea? Gli smartphone hanno assorbito così tanto il nostro tempo e la nostra mente, che dobbiamo essere ricompensati per esercitare un livello base di autocontrollo.
Questa è, peraltro, la domanda che alcuni giornalisti hanno posto al fondatore di Hold, Maths Mathisen, il quale ha risposto che
Una rapida ricerca di notizie sul tema della dipendenza da smartphone mostra che si tratta di un problema enorme, vissuto attraverso le generazioni e la società nel suo complesso. Ciò che è male, è che gli studenti oggi affrontano così tante distrazioni digitali, prevalentemente dai loro telefoni cellulari. E noi miriamo a porre rimedio a molti di questi problemi – senza dover prendere fisicamente i telefoni dalle loro mani .
Mathisen ha poi aggiunto che gli studenti sembrano consapevoli di questo problema e sono disposti a prendere provvedimenti per affrontarlo. “Il fatto che un quarto degli studenti in Norvegia abbia scaricato Hold in soli tre mesi dopo il lancio, dimostra che i giovani sono pronti a fare questo cambiamento” – ha affermato.