Progettazione di grandi opere pubbliche, qual è il percorso ideale?
La progettazione di grandi opere pubbliche richiede una formazione accademica e un’attitudine con la pianificazione. I progetti pubblici infatti tengono conto di numerosi obblighi burocratici e richiedono una precisione maniacale nella redazione dei documenti richiesti. Le fasi che caratterizzano un progetto per un’opera pubblica sono principalmente tre: fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto operativo.
La prima fase è la più delicata perché prevede un’analisi completa di tutti gli elementi che ne garantisconno la fattibilità e che includono anche le analisi relative al territorio e alle sue caratteristiche. In questo caso sono molto utili le competenze di una laurea magistrale in ingegneria civile, che consentono di avere uno sguardo ampio sull’intera progettazione e di essere in grado di organizzare il piano di lavoro. Una volta approvato il progetto di fattibilità si passa al progetto definitivo, che include la redazione dell’elenco degli interventi da realizzare corredati di un cronoprogramma e di un conteggio economico più specifico. L’ultima fase è infine quella più vicina alla realizazione dell’opera pubblica. Nei documenti sono indicati tutti i dettagli del progetto, con il cronoprogramma in linea con quanto stabilto nell’analisi del progetto definitivo.
È importante tuttavia sottolineare che dopo la fase esecutiva si apre una fase molto importante, quella della verifica del corretto svolgimento del lavoro e, considerando che il passaggio dalla teoria alla pratica non è tutto lineare, si dovrà essere pronti a elaborare piani alternativi per il buon esito del progetto nel caso di problemi in corsa. È necessario quindi unire conoscenze tecniche e attitudini personali. E questa unione costituirà il percorso ideale per riuscire a lavorare nelle grandi opere pubbliche.
Formazione universitaria
Come abbiamo già anticipato, la formazione di base per avere maggiori opportunità lavorative nelle opere pubbliche è di tipo universitario. Una laurea in ingegneria civile è sicuramente la più indicata o in alternativa corsi di laurea dedicati al trattamento della materia della pubblica amministrazione e dei pubblici appalti. La laurea si può conseguire sia in modalità tradizionale sia in università telematiche, come Unicusano, che propongono dei corsi da seguire in modalità e-learning, dando la possibilità di poter studiare organizzando il proprio piano di lavoro in maniera autonoma.
Esperienza pratica
Come in molte professioni specialistiche, è importante affiancare alla formazione accademica un periodo di pratica in studi che si occupano di redigere progetti per opere pubbliche, perché questo consente di fare esperienza e di applicare sul campo le nozioni acquisite all’università. Si può cominciare l’inserimento lavorativo mediante uno stage o apprendistato, che consente di affiancare professionisti esperti e quindi di acquisire anche qualche segreto del mestiere. Con l’avvio del PNRR, il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza #Nextgenerationitalia, sarà più semplice poter vedere da vicino progetti strategici fondamentali per la crescita del paese e quindi avere l’occasione di inserire nel curriculum un’esperienza molto prestigiosa.
Attitudini personali
Per lavorare nella progettazione di opere pubbliche ci sono alcune attitudini personali che è meglio coltivare. Bisogna infatti essere in grado di gestire team molto grandi e con competenze diversificate ed avere grandi capacità di problem solving visto che si tratta di progetti che richiedono molto tempo e prevedono numerose fasi di realizzazione.
Sono un plus anche le capacità relazionali per avere a che fare con le istituzioni e un desiderio costante di aggiornamento, visto che gli adempimenti burocratici sono in continuo mutamento.