Come studiare senza ripetere
Il metodo di studio non è lo stesso per tutti, questo perché ogni mente lavora in modo differente, processa le informazioni in un modo o in un altro in base alle proprie esperienze o propensioni.
Questo rende normale il fatto che ci sono persone che riescono a studiare senza ripetere e altre che hanno bisogno di leggere più volte per assimilare bene i concetti.
Se tu appartieni alla categoria delle persone che ripetono tante volte gli argomenti e vuoi provare un approccio diverso, prova a seguire i nostri prossimi consigli.
Perché studiare senza ripetere
Un motivo è la poca propensione al metodo di studio classico, che ti fa percepire la ripetizione come una perdita di tempo, ti sembra di annoiarti e ti complica il processo di apprendimento.
A volte, ciò che dovrebbe aiutare a fissare meglio i concetti nella mente, è quello che provoca una mancanza di concentrazione nelle fasi di studio.
Un’altra ragione è il poco tempo a disposizione: a volte, bisogna studiare improvvisamente e per mancanza di organizzazione o troppi impegni, si va in difficoltà. Anche se, in questo caso, consigliamo di rivalutare la propria organizzazione di studio per trovare una soluzione migliore e meno stressante.
Quando la data di esame è troppo vicina, si deve trovare il modo per studiare tanto in pochi giorni e la ripetizione, in questo caso, diventa inutile.
Andare all’esame solo leggendo le pagine, però, è quasi inutile, bisogna studiare senza ripetere seguendo delle tecniche specifiche.
Miglior metodo per studiare senza ripetere
Per studiare in modo produttivo è necessario eliminare qualsiasi cosa possa essere fonte di distrazione e concentrarsi sull’argomento, liberando la mente e allontanando dispositivi elettronici e tutto ciò che può rappresentare un disturbo.
Dopo aver fatto questo, si passa a mettere in pratica una tecnica di memorizzazione molto nota, quella del palazzo mentale o metodo dei Loci, permette di sfruttare il potere delle immagini, visualizzando mentalmente tutto ciò che ci interessa tenere a mente, aiutandola a organizzazione le informazioni immagazzinate e ricordarle al momento del bisogno.
Per riuscirci, bisogna raffigurare un percorso reale mentale, facile e familiare al punto da ricordarlo subito nei minimi dettagli. Il richiamo grafico è la chiave.
Il percorso va suddiviso in tappe, a ognuna bisogna assegnare un elemento da ricordare: immagina di camminare e, durante il tragitto ti fermerai in alcuni punti che saranno tappe mentali ai quali assocerai dei concetti. Qualunque elemento va bene, che sia un albero, una fontana, un lampione, l’importante è dargli un ordine logico. Ogni concetto da memorizzare va poi legato sia in modo logico che grafico.
La mente deve potersi spostare da un punto all’altro con facilità, una volta realizzato e strutturato il palazzo mentale, andranno effettuati i collegamenti interni tra le varie tappe, evitando che la memoria finisca in un vicolo cieco.
Chi studia per gli esami universitari deve memorizzare enormi quantitativi di informazioni, proprio in questo caso, sono importanti le connessioni logiche tra gli argomenti.
Si può dire di essere riusciti a far proprio un testo quando si riesce a creare delle interconnessioni autonome, senza legature suddivise in capitoli come deciso dall’autore.
Come rendere più veloce la ripetizione
La ripetizione va del tutto abolita? Diremo di no, non deve essere demonizzata perché dipende dalle persone e dalle loro attitudini ed esperienze.
Ovviamente, non basta rileggere in maniera automatica per fissare i concetti in mente, ma bisogna seguire una certa logica per ottimizzare la performance di studio.
È necessario fare uno schema dei temi da trattare e ripassare per un periodo, indicando anche gli orari e i momenti di ripasso. È importante non cominciare a ripetere subito dopo lo studio approfondito, poiché la mente non riesce poi a restare concentrata troppo a lungo, con il rischio di risultati molto deludenti.
È bene iniziare con le materie più difficili in modo da concentrare tutti gli sforzi quando sei più lucido e la tentazione di distrarti è molto bassa. In questo modo il ripasso sarà molto più semplice da fare. Segui la tabella di marcia creata, procedendo in ordine, comincia dalla lettura di appunti, schemi e riassunti e poi l’attenzione soprattutto sugli elementi che ti aiutano meglio a potenziare la comprensione.
Il libro può essere utile se non si riescono bene a comprendere i concetti, per rivederli meglio.
Terminato un primo ripasso, puoi verificare il tuo grado di preparazione cercando di spiegare l’argomento a chi non lo conosce o facendo una ripetizione a voce alta.
Sfrutta l’indice del testo per ripetere sommariamente i concetti e controllare che non ci siano lacune. Laddove ci siano elementi poco chiari, annotali su un foglio a parte e dedicaci un’altra sezione approfondita, poi vai avanti nello studio.
Ricorda sempre di prendere una pausa tra una materia e l’altra o tra una sezione e l’altra, in base alla quantità di lavoro, studiare tutto di un fiato non serve e può farti stancare prima, senza arrivare a concludere tutti gli argomenti nei tempi utili.