Università italiane, fino a 20 anni per rientrare dai costi!
Secondo quanto emerge dalla recente ricerca University Report 2016, realizzata dall’Osservatorio di JobPricing, della società di consulenza Hr Pros, gli studenti italiani impiegherebbero tra gli 11 e i 20 anni per poter recuperare gli investimenti che sono stati effettuati nel corso dell’Università. Non solo: dalla ricerca è emerso che studiare negli atenei privati conviene, visto e valutato che una volta terminati gli studi, si guadagna mediamente il 17 per cento in più di coloro che invece si sono laureati negli istituti universitari statali.
In maniera più dettagliata, i ricercatori che hanno formulato il rapporto hanno realizzato l’University Payback Index, un indice che serve a quantificare quanti anni sono necessari per poter ripagare gli sforzi e gli investimenti che sono stati effettuati durante l’Università, conteggiando innanzitutto le spese (tasse di iscrizione, materiale didattico, ecc.), il mancato introito (ovvero, quanto si sarebbe potuto guadagnare se si fosse rinunciato a studiare), e il beneficio economico che deriva dal possesso di un titolo di studio universtario.
Ebbene, dall’analisi, effettuata su 40 atenei italiani, è emerso che gli studenti fuori sede di Messina impiegano addirittura 20,9 anni per poter rientrare delle spese, contro i 20,7 anni degli studenti dell’Università Parthenope di Napoli, e i 19,5 anni degli studenti di Cagliari. Di contro, al Nord si trovano generalmente gli studenti più fortunati, considerato che bastano solamente tra gli 11 e i 14 anni per recuperare i costi al Politecnico, alla Bocconi e alla Cattolica.
Un’altra parte dello studio punta invece comprendere a quanto si guadagni una volta terminata l’Università. Ebbene, secondo la ricerca, aver frequentato un’università privata fornisce un ritorno economico superiore del 17 per cento rispetto all’aver frequentato un’università statale, e del 4 per cento rispetto a un politecnico.
In modo ancora più particolare, i laureati di un ateneo privato portano a casa 45 mila euro lordi l’anno (come media dell’intera carriera), contro i 43 mila euro dei politecnici e i 38 mila euro degli istituti statali. Una tendenza che viene confermata anche se si osservano i soli guadagni dei primi dieci anni dopo la laurea: a dominare la classifica, gli studenti dell’Università Bocconi, con retribuzioni medie di più di 34 mila euro lordi l’anno, mentre il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Luiss di Roma segue con valori superiori ai 30 mila euro.